Dietro il bello van le genti

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In occasione del bicentenario della nascita del poeta Giacomo Zanella, nato a Chiampo il 9 settembre 1820, il Comune di Monticello Conte Otto, nella cui frazione di Cavazzale il poeta portò a compimento la sua poesia con la silloge Astichello, lo onora con questo saggio dedicato ai suoi scritti sull’arte in generale e in particolare di quella di Andrea Mantegna. Invenzione, stile e composizione debbono caratterizzare l’opera d’arte insegna Zanella, amando non imitando la classicità, che trova la sua estetica sì nel vecchio Omero, ma richiede a se stesso libertà: la materia che prende a trattare sia possibilmente nuova e resa amabile dalla bellezza del verso. Ecco il canone supremo, immortale dell’arte. La bellezza non è un moto passeggero dei sensi, ma una intensa partecipazione a ciò che è armonico, perché così essa diventa educativa ed apre alla dimensione del bene di cui in ogni tempo vi è sempre somma necessità, perché lega gli uomini in tutti i loro aspetti della vita. Il poeta vicentino richiamando i versi di Dante Alighieri invita i mortali a non avere insensata cura e difettivi sillogismi, che in basso li fan batter l’ali.

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Informazioni aggiuntive

Autore

Italo Francesco Baldo

Anno

2020

Pagine

148

Formato

13,5 x 20 cm.

ISBN

978-88-8449-909-7

Editore

Editrice Veneta