Da Zanella a Meneghello

Un parallelo tra due storie, due vite, due epoche e due stili, accomunati dalla vicentinità e da un mai troppo apertamente dichiarato ma sempre evidente amore per la natura e la campagna, e un confronto nel quale l’autore non cerca assolutamente un vincitore quanto piuttosto un mettere in evidenza differenze e analogie. Giolo non si limita a citare i due autori, ma li inserisce nel contesto del loro mondo, quello della poesia e della letteratura, “incorniciando” i loro ritratti da preziosi frammenti di altri autori. Un esempio magnifico è la lunga parte centrale dedicata alle poesie sulla pioggia, quasi un libro nel libro: lo spunto è dato dall’incipit di “Libera nos a Malo” di Meneghello (“S’incomincia con un temporale…”) e da un sonetto sulla pioggia dello Zanella; a questi l’autore ha affiancato una lunga serie di composizioni di poeti noti e meno noti, che affrontano il tema della pioggia ciascuno secondo il suo stile e la sua poetica. Frutto di un lavoro di ricerca di cui non crediamo esistano precedenti, il libro combina benissimo la scrittura rigorosa, quasi scientifica, di Giolo, con i voli poetici degli autori di cui parla, in un mix equilibrato e dalla lettura piacevole per chiunque voglia scoprire o riscoprire pagine bellissime della nostra letteratura.
(Recensione di Giulia Matteazzi)