La Biblioteca Civica Bertoliana ricorda il giorno della morte del poeta.
“Quel dì 17 maggio [1888] il Vescovo, Mons. De Pol, che gli avea posto grande affezione, era a visitarlo. Gli si portò dalla Parrocchia il Viatico. La parola gli mancava: non la conoscenza di sé e di chi gli stava attorno al letto: un Francescano, suo Confessore, il Medico, il fratello, un amico, i famigliari. In sulla sera pareva si disponesse a riposo. Ma d’un subito si fece palese la catastrofe imminente: alle undici della sera Giacomo Zanella spirò”.
Con queste parole, Fedele Lampertico, nel suo libro di ricordi dedicato a Zanella, descrive la scomparsa del suo amico e maestro. Figura di rilievo della poesia italiana dell’Ottocento, Giacomo Zanella consacrò la sua vita all’insegnamento: fra i suoi discepoli, oltre al Lampertico, ricordiamo Antonio Fogazzaro, la poetessa Vittoria Aganoor e lo statista Luigi Luzzatti.
Dalla pagina Facebook della Biblioteca Bertoliana.