L’Abate e i confratelli

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Leone XIII, uno dei pontefici che ha segnato con la sua fede, la sua cultura, il servizio apostolico e papale la storia dell’ultima parte del secolo XIX, fu poeta e poeta latino. Le sue composizioni sono state edite e della prima edizione don Giacomo Zanella si occupò in una recensione che attesta il valore dei versi dell’illustre esponente della Chiesa cattolica.
Il poeta vicentino nel corso della sua vita stimò molto il servizio sacerdotale e diede in più occasioni attestazione con i suoi versi della stima di cui dovevano godere i presbiteri; accanto a loro vi sono poi i versi dedicati a esponenti della gerarchia cattolica e in particolare a due pontefici, Pio IX e Leone XIII. Il primo fu il pontefice della sua vita e delle sue aspirazioni patriottiche, e se non poté tenere fede a queste, non gli mancò mai la stima nella fede e nella sua opera ecclesiale da parte del poeta vicentino.
Una ricognizione dei versi dedicati agli uomini di Chiesa offre l’occasione per considerare il poeta dell’Astichello nei suoi pensieri che si fanno versi di stima e di incoraggiamento, non mancando di essere consigli e valutazioni del difficile compito cui sono chiamati gli uomini di fede che nel servizio alla Chiesa dedicano la loro vita, cercando non il secolo ma il cielo come insegnò il curato d’Ars.
A cura di Italo Francesco Baldo, con un approfondimento di Beatrice Andretta sul latino di Papa Leone XIII.

40 disponibili

Informazioni aggiuntive

Autore

Italo Francesco Baldo

Anno

2024

Pagine

116

Formato

17 x 24 cm.

Editore

Il Sileno Edizioni