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Bibliografia Biografia Giacomo Zanella

Le vacanze dell’Abate Zanella

Anche il nostro poeta si concedeva momenti di pausa nei mesi estivi.

Recoaro, in provincia di Vicenza, meta di villeggiatura fra le più ambite nell’Ottocento per le sue famose acque curative, ospitò in vari momenti anche Giacomo Zanella che vi si recava alla ricerca di frescura e quiete.
Alla città termale egli dedicò almeno due composizioni poetiche “Ora meridiana a Recoaro” (1872) e “Alle acque minerali di Recoaro”.

Ora meridiana a Recoaro

Dalla fonda vallea
D’ardui castagni giovane foresta
Al Sol drizza la testa
Che d’una pioggia d’oro li ricrea.

  Una farfalla danza
Presso un rosaio: sulle lunghe sete
Della dadalea rete
Gambuto ragno ghermitor s’avanza.

  Son mute l’auree; è muto
Il flauto del pastor; di quando in quando
Odo passar cantando
Fra i verdi colonnati un merlo arguto,

  E fatuo re mi sembra
Da tutti abbandonato, che passeggia
Per l’immensa sua reggia
E d’ascoltarlo alcun non si rimembra.

Alle acque minerali di Recoaro

Dalla vegliata grotta
    Sgorghi, o pia linfa, eguale,
    Quando bolle il meriggio e quando annotta;

Né, come crudel rito è del mortale
   Il refrigerio amico,
   Che al potente abbondò, neghi al mendico.

Sotto il marmoreo chiostro,
   Sovra l’aperto spazio
   Striscian faldiglie di velluto e d’ostro;

Di rubino a vedersi e di topazio
   A donne e cavalieri
   Splendono in pugno i roridi bicchieri.

Il cicalio gentile
   De’ placidi drappelli
   Ode fra l’ombre il rustico sedile;

Mentre al suon della frusta i somarelli
   Stendon le groppe in corso
   Con la più balda gioventù sul dorso.

Dalla vegliata grotta
    Sgorghi, o pia linfa, eguale,
    Quando bolle il meriggio e quando annotta;

Né, come crudel rito è del mortale
   Il refrigerio amico,
   Che al potente abbondò, neghi al mendico.

Quando i comuni balli
    Fervon nei chiusi tetti
    E maligna la brezza è delle valli,

Di timide villane emunti aspetti,
    Ch’egual miseria aduna,
    Per la selva passar vede la Luna.

Han l’opra in man: bisbiglia
    Le preci giornaliere
    Coll’egra madre la robusta figlia;

Alla sfinita suocera il bicchiere
    Empie la nuora al fonte
    E le rasciuga con grembiul la fronte.

Dalla vegliata grotta
    Sgorghi, o pia linfa, eguale,
    Quando bolle il meriggio e quando annotta;

Né, come crudel rito è del mortale
   Il refrigerio amico,
   Che al potente abbondò, neghi al mendico.

A Teolo è presente una “Villa Zanella” che in diversi articoli giornalistici viene attribuita al nostro poeta ma che, poiché costruita nei primi del ‘900 in stile liberty, nulla ha a che vedere con lui, come potete leggere nel commento in basso di questa pagina.
Non escludiamo, comunque, che Giacomo Zanella, già Rettore Magnifico dal 1871 al 1872 dell’Università degli Studi di Padova, possa esser stato anche un visitatore estivo in quel di Teolo.

Da ricordare, infine, che durante i periodi di riposo il nostro poeta fu ospite in molte occasioni della famiglia Lampertico, nella Villa “La Deliziosa” di Montegaldella, che offrì ospitalità anche ad altri nobili personaggi della storia vicentina, tra i quali i Fogazzaro e i Valmarana.

3 risposte su “Le vacanze dell’Abate Zanella”

Grazie Alessandro, siamo davvero lieti di ricevere queste interessanti notizie sull’Abate Zanella raffinato e speciale poeta del nostro territorio!!!

La villa di Teolo non è di Giacomo Zanella, vi sono articoli sulla rete che affermano “si dice che sia del poeta Giacomo Zanella”, ma Giacomo Zanella è morto nel 1888 e la villa è dei primi anni del ‘900. Dalla Relazione storico-artistica della Soprintendenza si afferma che nel catasto italiano “i terreni sono proprietà di Zanella Antonio fu Jesus livellare di Rebustello Emma fu Maurizio” .Il 1916 è la data in cui si devono ritenere ultimati i lavori della villa che si richiama a dettami di gusto eclettico e neo-gotico. La cappella è un’ integrazione costruita nel 1969.

Gentile sig. Caoduro,
la ringraziamo per la preziosa precisazione che ci permette di arricchire e correggere il nostro approfondimento sulle “vacanze” del poeta Giacomo Zanella.
Purtroppo ci siamo lasciati “abbagliare” da due articoli con notizie che pensavamo fondate, da altrettante autorevoli testate padovane quali “Il Mattino di Padova” e “Il Gazzettino“. Chiaramente c’è stato un errore frettoloso nell’attribuire questa villa allo Zanella poeta, forse perché fu Rettore Magnifico dal 1871 al 1872 dell’Università degli Studi di Padova e, con molte probabilità, anche visitatore in quel di Teolo.
La ringraziamo anche per i dati documentati di questa “Villa Zanella” nel sito “Catalogo Generale dei Beni Culturali“.
Cordiali saluti.

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